Nei dintorni

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Grotte di Beatrice Cenci

 

Le Grotte di Beatrice Cenci devono il nome alla nobile romana, fatta giustiziare l'11 settembre 1599, per parricidio e poi assurta al ruolo di eroina popolare.
La leggenda vuole che la giovane sia stata uccisa a Petrella Liri (più probabilmente fu invece imprigionata nel palazzo di famiglia che si trovava in località Petrella Salto).
All'interno della grotta, ci si trova immersi in una cavità ricca di stalattiti e stalagmiti. Uno scenario fiabesco. Si aprono grandi saloni dove sin dal Neolitico vivevano i primi uomini e di cui ancora oggi si conservano le testimonianze.
Lo scenario esterno è tipico dei Monti Simbruini, ricchi di lussureggiante vegetazione.
Nelle grotte è presente un sito archeologico di 300 mt. quadrati dove sono stati rinvenuti reperti dell'età del bronzo.
Unitamente alle Grotte, la visita include anche il vicino Ovido di Verrecchie, un impressionante inghiottitoio la cui voragine di 300 metri raccoglie le acque del torrente che, dopo alcuni chilometri di percorso sotterraneo, riaffiorano a Sfratati, vicino Tagliacozzo. Un percorso attrezzato permette di raggiungere il bordo del precipizio e ammirarne l'abisso sottostante.
La discesa nelle Grotte avviene accompagnati da una guida che illustra tutto ciò che concerne questo complesso: dalle notizie di natura archeologica a quelle storiche e naturalistiche.

Le Grotte si trovano a 25 km dal campeggio "LO SCHIOPPO" , sulla strada provinciale 23 Alto Liri nei pressi della frazione di Petrella Liri (Comune di Cappadocia).

 

 

 

 

Civita D'Antino

A pochi chilometri dal campeggio si può visitare il piccolo paese di CIVITA D'ANTINO .

Dal giardino pubblico del paese, si può ammirare tutta la Valle Roveto con le sue cime ancora innevate.

In questo remoto angolo d'Abruzzo, grazie al pittore danese Kristian Zahrtmann, che, folgorato dalla pace del luogo e dall'ospitalità degli abitanti nel 1883  fondò una sorta di cenacolo culturale e una scuola di pittura.. Accorse nella piccola Civita d'Antino una nutrita colonia di'artisti danesi,svedesi e norvegesi. Il piccolo borgo sembrava il centro del mondo e da allora prese il nome della Valle dei Pittori.

Gironzolando per il centro storico vedrete i resti di mura poligonali , l'antica porta flora con l'adiacente storica casa della famiglia Cerrone che ospitò gli artisti, la spendida fontana lavatoio del XVIII sec, la facciata settecentesca di Palazzo Ferrante e poi ancora l'antico cimitero monumentale napoleonico dove sono sepolti alcuni artisti.
Il  vicino, antichissimo eremo della Madonna della Ritornata, 5 Km circa a 1.136 m, incastonata come un gioiello nel ventre della roccia, con la cripta, l'ipogeo e lo splendido affresco bizzantino del Cristo Benedicente tra gli Apostoli del XII-XIII sec., si raggiunge a piedi in circa un'ora e un quarto, lungo l'ampio sterrato che attraversa i meravigliosi boschi di Serra Lunga.

Grotta di Sant'Angelo in Balsorano

Partendo dal campeggio si arriva lungo la via Cisterna fino ad un fontanile in pietra (rifornimente d'acqua freschissima prima dell'ardua salita a piedi).

Il ripidissimo sentiero porta in ca 40 minuti al  Santuario  di Sant'Angelo , secolare, silenzioso angolo di fede.

Il dipinto più antico è la Madonna dello Spirito Santo del 1533

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Grotta di Sant'Angelo in Balsorano

Luogo

Italy
41° 49' 31.1664" N, 13° 34' 57.666" E
L'ingresso alla Grotta è protetto da una cancellata in ferro con l'apertura al centro sorretta da due colonne in muratura. L'apertura della Grotta e larga una decina di metri e alta circa 3 metri, mentre la sua cavità e larga circa 20 metri e lunga 40 metri.
La nascita della Grotta fu sicuramente causata da una frattura, provocata da un abbassamento del terreno. Essa e divisa in due piani con due scalinate e una strada che, durante gli esercizi spirituali serve per le processioni all'interno, specialmente in caso di pioggia. Nel piano terra a destra, si trova la cappella dedicata alla Madonna Addolorata, la quale tiene fra le braccia Gesù denudato. Su questo altare durante gli esercizi spirituali inizia e termina la pia pratica della via Crucis; inoltre si celebra ogni anno la S. Messa in suffragio dei fratelli defunti deceduti durante l'anno.

Nella parete laterale, che si leva dal piano inferiore a quello superiore, sono racchiusi i resti mortali di dotti sacerdoti, rettori e Direttori Spirituali del Santuario.
L'accesso al Santuario e garantito da un unico percorso: il primo tratto e asfaltato e, in parte, pavimentato in pietra locale percorribile in automobile, il restante, di circa 2 Km, risulta accessibile solo a piedi mediante un sentiero che si inerpica ripidamente attraverso una fitta boscaglia di olivi, lecci, maggiociondoli, carpini, abeti, ginestre e faggi fino ad arrivare ai piedi di un'enorme parete rocciosa alla cui base si apre l'ingresso della Grotta. L'ascesa al Santuario inizia dalla località detta «Crocifisso» grazie all'immagine di Gesù in finto marmo su di una croce in ferro posta su una roccia, poco dopo l'inizio di quest'ultima. Il Crocifisso sostituisce una vecchia icona ancora parzialmente esistente, anche se abbandonata.
Nella parte anteriore, l'icona rappresenta Cristo sulla Croce, coi versi:
«Di Gesù alle piaghe aspre e spietate Date prima un'occhiata e poi passate»

e nella parte posteriore, sotto la figura dell'Arcangelo Raffaele, porta scritto:

«Vanne alla Grotta ove ti parla Iddio; Raffael te l'addita e non son io».

Questi versi furono dettati dal Dott. Arciprete Francesco Siciliani di Balsorano, che ricorda i versi scritti da Victor Hugo, ai piedi di un Crocifisso e racchiudono un sentimento di mestizia. Questa la traduzione in italiano:

Venite a Lui, voi che piangete tanto: Sanno quegli occhi suoi che cos'e il pianto. Venite a Lui, voi che tanto soffrite: Sa quel suo cuore tutte le ferite. Venite a Lui, voi che passate in fretta: Egli mai s'allontana e sempre aspetta.

A metà salita, nella località chiamata «Ricciriglio», sono stampate, in targhe di bronzo fissate nella roccia squadrata, delle incisioni. In alto, nella tavoletta centrale si legge:

«Sali Michel ti guida T'attende mistica Oliva di gratia feconda Maria»....

a pochi metri , salendo lateralmente alla Grotta si può visitare la Grotta delle Reconche, magnifica, suggestiva per le stallatiti calcaree, e, in alcuni periodi , piene di acqua sorgiva.

 

>> QUI IL SITO 3D NAVIGABILE  ON_LINE DEL SANTUARIO  <<

 

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 abruzzo

Segnalato su Parks.it

 

 La Via Dei Lupi

 

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